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Le nostre migliori auto per neopatentati

LE NOSTRE MIGLIORI AUTO PER NEOPATENTATI

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Il compimento del diciottesimo anno di età, coincide molto spesso con il ricercare il traguardo della patente B.

Cambia totalmente la dinamica della vita, entrare nel mondo degli adulti e conseguire la patente di guida.

È nostro dovere ricordare ai nostri ragazzi che essere neopatentati significa rispettare un regolamento severo che riguarda oltre il codice stradale, anche dell’auto da guidare.

Di seguito alcune semplici regole da ricordare prima di mettersi alla guida.

Regole per Neopatentati:

Limiti di velocità:

Il limite di velocità, è regolamentato dall’articolo 117 comma 2 del Codice della strada, e indica un massimo di 100 km/h sulle autostrade e di 90 km/h sulle strade extraurbane principali.

Per i primi 3 anni dal conseguimento della patente, non è consentito il superamento di tali limiti.

In caso di superamento viene contestato al conducente un verbale con importo variabile da € 161,00 a € 647,00 con conseguente multa accessoria e sospensione della patente da due a otto mesi.

Limiti di potenza:

L’auto, per essere guidata da un neopatentato, deve rientrare nel limite di 55 Kw/t e una potenza massima di 70 Kw.

Come conseguenza del mancato rispetto dei limiti, si è soggetti a sanzione pecuniaria che varia da € 165,00 a € 661,00 ed è inoltre prevista la sospensione della patente dai due agli otto mesi.

Ricordiamo tuttavia che al termine del primo anno sarà possibile guidare qualsiasi tipo di vettura.

In considerazione dei limiti descritti vediamo le auto disponibili ai novizi delle quattro ruote.

Le 5 auto per neopatentati

Le nostre migliori auto per neopatentati

Le nostre migliori auto per neopatentati: Audi A1

Audi A1

L’Audi A1 Sportback è l’unica versione della piccola della casa automobilistica. Basata sulla piattaforma MQB A0 condivisa con Volkswagen Polo e Seat Ibiza, l’utilitaria Audi è disponibile solo nella variante a 5 porte, con un bagagliaio niente male per la categoria.

Gli interni della A1 Sportback sono molto ben rifiniti e ospitano, di serie, uno schermo da 8,8 pollici del sistema multimediale e la strumentazione digitale con schermo da 10,25 pollici. Optional l’Audi virtual cockpit. Tra gli accessori disponibili, l’Audi phone box che collega lo smartphone all’antenna di bordo per ottimizzare la qualità di ricezione.

Le nostre migliori auto per neopatentati: Hyundai i10

Hyundai i10

La Hyundai i10 è una citycar a 5 porte. La nuova generazione i10, lanciata nei primi mesi del 2020, è più bassa e leggermente più larga rispetto alla precedente versione, a vantaggio del comfort e dell’abitabilità. Invariate lunghezza e dimensione del bagagliaio.

La nuova Hyundai i10 2020, ha ereditato il sistema multimediale dalle sorelle maggiori Kona e Ioniq: è quindi compatibile con Andorid Auto e Apple CarPlay. Sarà sufficiente integrare la sim e poi visualizzare tutto su uno schermo touch da 8 pollici.
Attraverso un’app scaricabile sullo smartphone si possono controllare a distanza alcune funzioni dell’auto, avere le informazioni del traffico in tempo reale visualizzare i prezzi della benzina dei distributori.

Per i sistemi di sicurezza è dotata di  visualizzazione dei limiti di velocità,  frenata automatica d’emergenza fino a 80 km/h di velocità e il riconoscimento dei pedoni.

Hyundai i20

Hyundai i20

La Hyundai i20 è una utilitaria disponibile solo con carrozzeria a 5 porte che punta sulla funzionalità, grazie all’abitacolo spazioso e al bagagliaio capiente.  Rispetto al passato, la i20 non è più disponibile con i motori diesel: la gamma prevede un motore 1.2 4 cilindri aspirato, disponibile nelle varianti da 75 e 84 CV, e un più brillante 1.0 3 cilindri turbo da 100 CV, che fa della i20 un’auto più sfruttabile per un uso a 360°.

Le nostre migliori auto per neopatentati: Kia Picanto

Kia Picanto

La Kia Picanto è una pratica citycar a 5 porte, con un abitacolo ben rifinito e tanta tecnologia a disposizione per la sicurezza e il comfort. La Picanto di ultima generazione ha le stesse dimensioni del modello precedente, ma offre molto più spazio per i passeggeri e un bagagliaio più grande del 25%.

La qualità degli interni della Kia Picanto 2017 è migliorata moltissimo rispetto al modello precedente. Oltre allo spazio in più, ci troviamo di fronte a una plancia completamente ridisegnata, con uno schermo touch da 7 pollici del sistema multimediale al centro (supporta Apple CarPlay e Android Auto) e materiali di qualità per volante, sedili e pomello del cambio.

Ovviamente finiture e dotazione della Kia Picanto cambiano in base all’allestimento, ma sull’alto di gamma si possono avere accessori come il climatizzatore automatico, il cruise control, i sedili e il volante riscaldabili, e il navigatore GPD 3D connesso in grado di fornire informazioni in tempo reale sul traffico, sul meteo, sulle postazioni degli autovelox e su altro ancora.

In tema sicurezza, la Kia Picanto può contare sul sistema di frenata automatica d’emergenza in funzione, fino alla velocità di 80 km/h. Oltre tale velocità è previsto un sistema di avviso che, in caso di pericolo, invita il conducente a frenare.

Kia Rio

Kia Rio

La nuova  Kia Rio, presentata a febbraio 2017, è un’utilitaria del segmento B con carrozzeria a 5 porte che, per qualità generale e doti stradali, non ha niente da invidiare alle concorrenti europee.

La Kia Rio   viene offerta a benzina, diesel e GPL (arriverà in primavera).

La quarta generazione della Kia Rio ha fatto notevoli passi avanti in termini di stile. A guadagnarne sono soprattutto gli interni, nettamente più curati rispetto al modello precedente. La plancia, più pulita e minimale, è disponibile anche nella variante bi-colore e accoglie uno schermo a colori da 5 pollici (7 in opzione) del nuovo sistema multimediale. 

Cresciuta nelle dimensioni (1,5 centimetri in lunghezza e 0,5 in larghezza), la Kia Rio offre più spazio per i passeggeri: anche sui sedili posteriori si viaggia comodi. E il bagagliaio, ora a doppio fondo, è più capiente.

Kia Stonic

Kia Stonic

La Kia Stonic è una piccola crossover colorata e personalizzabile. Il pianale è lo stesso dell’utilitaria Kia Rio, ma le dimensioni della Stonic sono un po’ più abbondanti. I motori, invece, sono gli stessi, dai benzina a 3 cilindri ai diesel a 4 cilindri. Come tradizione di Kia, c’è anche la versione GPL.

Come potete vedere dai numeri relativi alle dimensioni, la Kia Stonic è una crossover adatta all’uso urbano. Quei pochi centimetri in più rispetto alla sorella Rio (7 centimetri in lunghezza e 3 in larghezza) ne fanno un’auto versatile e facile da gestire anche in spazi stretti. Poco più grande anche il bagagliaio, ma non di molto.

Kia Ceed

Kia Ceed

La Kia Ceed è una berlina a 5 porte del segmento C giunta alla quarta generazione. Il design è aggressivo, lo spazio non manca e la garanzia offerta dalla Casa è senz’altro superiore a quella delle concorrenti: 7 anni fino a 150.000 km. 

Esteticamente la nuova Kia Ceed, che perde l’apostrofo nel nome, si rifà alla Stinger, dalla quale riprende la forma della griglia anteriore, che in Kia chiamano tiger nose, e i gruppi ottici. Ai motori a benzina e diesel si aggiunge poi una versione GPL con impianto “di fabbrica” firmato BRC.

Le nostre migliori auto per neopatentati: Mazda 2

Mazda 2

La Mazda 2 è un’utilitaria del segmento B a 5 porte con buone finiture, soprattutto nell’allestimento top di gamma che prevede inserti in morbida pelle sulla plancia e uno schermo da 7 pollici del sistema multimediale.

Nel 2020 la Mazda2 è soggetta a un restyling estetico e a un restyling di sostanza che vede l’abbandono dei motori diesel e l’arrivo di quelli ibridi di tipo mild-hybrid. Viene inoltre implementata la dotazione di sicurezza con il sistema di mantenimento della carreggiata, la telecamera con visuale a 360 gradi e il riconoscimento dei segnali stradali. Di serie su tutta la gamma sono previsti i fari a LED. Aggiornati anche gli interni, realizzati con nuovi materiali. La vettura è inoltre dotata di un nuovo sistema infotainment aggiornato compatibile con Android Auto e Apple CarPlay.

Le nostre migliori auto per neopatentati: Seat Ibiza

Seat Ibiza

La Seat Ibiza è l’utilitaria spagnola che, giunta alla quinta generazione, raggiunge un livello di qualità percepita vicino a quello della Polo, un punto di riferimento tra le utilitarie. La sua piattaforma MQB A0 è quella dedicata alle utilitarie del Gruppo Volkswagen, ed è una garanzia in quanto a tenuta di strada e piacere di guida. 

Le dimensioni della Seat Ibiza sono cresciute: raggiunge i 4,06 metri in lunghezza e 1,78 in larghezza. L’abitacolo, dunque, offre una buona quantità di spazio, e anche il bagagliaio si difende bene nel suo segmento. Inoltre la qualità degli interni della Seat Ibiza di ultima generazione ha fatto passi da gigante.

Seat Arona

Seat Arona

La Seat Arona è la B-SUV della Casa spagnola che riprende il nome dell’omonima città delle Canarie. Con le sue dimensioni compatte si posiziona al di sotto della Ateca: la base della Seat Arona è quella della Ibiza di ultima generazione con telaio modulare MQB-A0, una garanzia in fatto di maneggevolezza e tenuta di strada.

Lunga 4,14 metri, la Seat Arona ha dimensioni di un’utilitaria che ha fatto palestra. Rispetto alla Ibiza è più lunga di 8 cm, e soprattutto è più alta di 10 cm. Quanto basta a darle un’aria da SUV e a garantire una posizione di guida alta. Interessante anche il volume del bagagliaio, tra i più capienti della sua categoria.

La Seat Arona dispone dei più moderni sistemi di assistenza alla guida come la frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni, il cruise control adattivo, e il dispositivo che monitora il traffico in retromarcia.

 Il sistema multimediale prevede uno schermo touch con misure da 5 a 8 pollici ed è compatibile con lo smartphone. Per ultimo ma non meno importante, è utile sapere che si può il tuo cellulare si può ricaricare in modalità wireless!

Le nostre migliori auto per neopatentati

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Dalla pista alla strada

Dalla pista alla strada: Mazda RT-24 P

Dalla pista alla strada

Dalla pista alla strada

Non c’è banco di prova migliore delle gare automobilistiche.

Per questo le case costruttrici e i produttori di componenti, investono molto per entrare nel mondo del Motorsport.

Formula1, WRC, Endurance, Gran Turismo, WTCR, DTM sono alcune delle società ufficiali dei brand automobilistici.

Dal 2009 a oggi un esempio di tecnologia importata dalle auto da corsa a quelle da strada è il sistema di recupero di energia in frenata denominato “KERS”.

Nell’ambito sportivo l’utilizzo del “KERS” è sfruttato per ottenere maggiore velocità, mentre, nelle auto stradali diminuisce i consumi e in caso di vetture elettriche, ibride o plug-in il “KERS” ricarica le batterie.

Il “KERS”, dalla sua introduzione, ha avuto il suo primo momento di gloria nel Gran Premio dell’Ungheria del 2009.

La McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton è entrata nella storia come prima vettura equipaggiata con il “KERS” a vincere una gara.

Dalla pista alla strada: KERS

I NOSTRI BRAND NEL MOTORSPORT

Cupra

Cupra il marchio sportivo nato dalla divisione Motorsport Seat, è stato costituito per ricordare le conquiste del passato e rientrare in corsa!

In particolare, Cupra intende realizzare auto con una perfetta dinamica di guida e uno stile unico improntato sulla sportività.

Dalla pista alla strada: Cupra Tavascan
Cupra Tavascan

Come è stato detto in precedenza, per dimostrare le potenzialità della vettura, niente è meglio del mondo delle corse.  

Per primeggiare nelle sfide, Cupra ha creato una vettura dalle impostazioni e tecnologie innovative.

Cupra e-Racer

CUPRA e-Racer è creata sulla base di CUPRA Leon.

La nuova generazione della turismo Vanta il design più aerodinamico mai sviluppato, in gara è dinamica e potente ed è in grado di raggiungere i 270 km/h. 

Il telaio è completamente nuovo, la base della carrozzeria e i suoi elementi mobili sono tutti di serie.

Paraurti, minigonne, passaruota e alettone hanno un nuovo design. Sono stati aggiunti nuovi elementi aerodinamici come lo splitter anteriore.

Da 1 a 6.270: le cifre chiave di CUPRA e-Racer

  • 1 marcia
  • 4 motori
  • 3,2 secondi per raggiungere i 100 Km/h
  • 50 minuti per ricaricare la batteria
  • 100% elettrica
  • 270 km/h di velocità massima
  • 500 kW di potenza
  • 500 kg, il peso della batteria
  • 6.270 celle nella sua batteria
Dalla pista alla strada: Leon e-Racer
Cupra e-Racer

Dalla pista alla strada

Hyundai

Con la vittoria nel mondiale WRC, Hyundai, riapre il campionato grazie ai suoi due migliori piloti: Dani Sordo e Thierry Neuville.

Solo pochi giorni fa in Sardegna, questi due piloti, hanno portato le loro auto, in strade strette e dissestate, al massimo della loro potenza.

Nate come auto di serie, migliorate per supportare tutte le sollecitazioni e le asperità presenti nei circuiti.

L’esperienza fatta, dimostra che le prossime vetture saranno più sicure e resistenti anche nella vita di tutti i giorni.

Dalla pista alla strada: Hyundai i20 WRC
Hyundai i20 WRC

Il World Rally Championship non è l’unica disciplina in cui Hyundai primeggia, la i30 N si distingue anche nel WTCR.

Dalla pista alla strada: Hyundai i30 N TCR
Hyundai i30 N TCR

Audi

Sin dal 1980 Audi realizza per la divisione corse, a Ingolstadt, prototipi che ne implementano le prestazioni. Realizza telai su misura per resistere alle sollecitazioni esterne.  

Fu Peter Birtwhistle, su incarico di Walter Treser (fondatore della divisione) a dare vita alla Audi Sport Quattro, vettura stradale dalle alte prestazioni, in grado di prendere parte alle competizioni di rally.

Il successo arrivò nel 1982 quando, Audi Sport, vinse il titolo iridato nella categoria costruttori Gruppo B.

Il podio dell’Audio Quattro fu poi mantenuto nella categoria pilota nel 1983 e nella categoria pioti e costruttori nel 1984.

Dalla pista alla strada: Audi Quattro A1
Audi Quattro A1 – Rally di Montecarlo 1984

Audi Sport prende parte ai campionati di Rally dal 1984 fino al 1987 Audi Sport, con la Audi Quattro S1 e Audi Sport quattro S1 E2 Pikes Peak

Dalla pista alla strada n

La vittoria della Pikes Peak International Hill Climbing da parte di Walter Rhörl su Audi Sport quattro S1 E2 Pikes Peak sancisce l’uscita di scena dal mondo dei Rally di Audi.

Audi Quattro Pikes Peak
Walter Rhörl e la sua Audi Sport quattro S1 E2 Pikes Peak

Dal 1987 l’attenzione della divisione sportiva Audi, passa al campionato DTM e al Superturismo che vedranno campionesse, tra il 1988 e il 1999, la Audi 200 quattro TransAm, Audi V8 quattro DTM, Audi 80 quattro Superturismo e Audi A4 Superturismo quattro.

Negli anni Audi mette a prova le sue auto, affrontando le gare più difficili, come la 24ore di Le Mans. I prototipi vengono messi a dura prova e devono dimostrare tutta la propria resistenza.

Dal 2000 a oggi Audi ha strappato diversi titoli alle altre case automobilistiche, inserendo per prima una vettura ibrida nel campionato, la Audi R18 e-tron quattro, vincitrice sia nel 2012 che nel 2014.

Audi R18 e-tron quattro
Audi R18 e-tron quattro

MAZDA

Una lunga serie di traguardi ha contraddistinto la storia di Mazda Motorsports portando l’azienda a sviluppare tecnologie innovative.

Mazda è stato il primo marchio automobilistico a introdurre con successo il motore rotativo.

Con la vincita nel 1991, nella 24 Ore di Le Mans, Mazda diventa il primo marchio automobilistico giapponese a lanciare questa impresa.

Nel 1986, con Mazda Cosmo Sport 110 S Mazda prende parte a una sfida di altissimo livello, la Marathon de la Route di 84 ore al Nürburgring.

In seguito la casa di Hiroshima si è concentrata principalmente in gare DTM e GTU totalizzando diverse vittorie grazie al motore Wankle.

Mazda RE AMEMAIYA RX-7 Aspara Drink JGTC FD3S
Mazda RE AMEMAIYA RX-7 Aspara Drink JGTC FD3S vincitrice di diversi GT.

La natura sportiva e la dedizione alla sfida è una costante del mondo delle auto.

Il Circus del Motorsport trainerà l’evoluzione delle vetture del futuro, rendendole ancora più sicure e con emissioni e consumi ancora più ridotti.

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Sicurezza alla guida, L’auto diventa sempre di più self-driving

Sicurezza alla guida

La sicurezza alla guida nell’ultimo ventennio è diventata un punto focale per le case costruttrici.

Dal punto di vista dell’evoluzione i sistemi attualmente disponibili sulla maggioranza delle vetture, salvaguardano dalle disattenzioni e dagli imprevisti, diminuendo drasticamente gli incidenti.

L’insieme dei sistemi di sicurezza vengono definiti “ADAS” acronimo di “Advanced driver assistance systems” e comprendono un grande quantitativo di apparati tecnologici e sensori avanzati.

Dall’invenzione dell’ABS nel 1974 da parte di Volvo, i controlli di sicurezza si sono moltiplicati.

Quali sono i sistemi di sicurezza alla guida disponibili?

Sistema anti bloccaggio:

noto a tutti con l’acronimo “ABS” evita il bloccaggio delle ruote durante una frenata.

Il tutto grazie a un sistema elettronico integrato gestito da un’unità che legge il mancato rotolamento delle ruote.

Controllo elettronico della stabilità:

fondamentale per mantenere la vettura in strada ed evitare lo sbandamento, in tutte le situazioni di manto sdrucciolevole, scivoloso o alle alte velocità.

Nello specifico il sistema contiene:

  • 4 sensori di velocità (uno per ruota) integrati nel mozzo ruota che comunicano alla centralina la velocità istantanea di ogni singola ruota.
  • 1 sensore di angolo di sterzo, che comunica alla centralina la posizione e i movimenti del volante e quindi le intenzioni del guidatore.
  • 3 accelerometri (uno per asse spaziale) normalmente posizionati a centro vettura, indicano alla centralina le forze agenti sull’automobile.
  • alcuni sensori già presenti sulla gestione motore come la posizione della farfalla dell’acceleratore e il sensore del freno.

Il funzionamento dell’ESP è comandato da una centralina elettronica che agisce sull’alimentazione riducendo la coppia.

Nello specifico il sistema agisce sia sulle singole pinze freno, correggendo la dinamica della vettura.

In caso di sottosterzo i freni intervengono frenando la ruota posteriore interna alla curva, mentre nel sovrasterzo viene frenata la ruota anteriore esterna alla curva.

l’ESP, di norma, è associato al sistema di controllo della trazione “TCS” e all’ABS, essendo complementari nel funzionamento.

Esempio di sistema di controllo della stabilità
Controllo della trazione:

definito “TCS” o “ASR” il sistema di gestione della trazione o antipattinamento è d’obbligo su tutte le vetture prodotte nelle ultime vetture.

In primo luogo, il sistema, è composto di 4 sensori sulle ruote del veicolo che indicano la perdita di trazione e il rotolamento eccessivo rispetto le corrispondenti.

In seguito è presente un elaboratore elettronico che interviene su alcune variabili le quali sono diverse secondo il tipo di controllo del sistema.

Sistemi di assistenza alla guida avanzati:

Dal più canonico monitoraggio dell’angolo cieco allo smart cruise control, le auto si aggiornano per arrivare il più velocemente possibile a gestire la guida in maniera autonoma.

Nel 2004 l’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, conosciuta come “DARPA” ha indetto una gara nel deserto del Mojave per automobili senza guidatore.

Il primo anno nessuno dei partecipanti è riuscito a completare il tragitto, ma già dalla seconda edizione del 2005 l’università di Stanford ha vinto il premio di 2 milioni di dollari compiendo tutto il tragitto.

Il progetto Grand Challenge porterà nuova tecnologia sia nei mezzi ad uso militare, sia alla mobilità urbana per un aumento della sicurezza alla guida.

Panoramica dei principali sistemi di sicurezza ADAS:

è necessario specificare che ogni casa automobilistica utilizza il proprio acronimo per identificare i sistemi.

Adaptive Cruise Control:

Tramite un insieme di sensori, telecamere e radar la vettura mantiene la velocità impostata gestendo la distanza dall’auto che ci precede ed evitando l’uscita dalla carreggiata. Nei sistemi più completi l’auto può fermarsi completamente entro una determinata velocità.

Attention Assist:

Un avviso sonoro seguito dall’accensione di una tazzina sul cruscotto? Il sistema di protezione da stanchezza e colpi di sonno ha rilevato una guida anomala.

Tramite i movimenti del volante, la gestione di gas e freno e a volte tramite videocamere puntate sugli occhi del guidatore, l’attention assist avvisa di prendersi una pausa per evitare incidenti a causa di disattenzioni o colpi di sonno.

Blind spot assist:

Come nel caso dell’adaptive cruise control i radar effettuano una verifica per tutta l’area circostante dell’auto, indicando con una segnalazione acustica e con l’illuminazione di un logo negli specchietti retrovisori l’avvicinarsi di una vettura per evitare l’impatto dovuto alla mancanza di visibilità nell’angolo cieco.

Lane keeping assist:

Una telecamera posta tra lo specchietto e il parabrezza inquadra la strada d’avanti a noi, riconoscendo le strisce di carreggiata e indicando sia in modo sonoro, sia con un avviso visivo sul quadro strumenti l’oltrepassare delle linee segnaletiche.

Alcuni sistemi sono solo di avviso, altri riportano la vettura al centro della corsia in modo autonomo correggendo l’angolo di sterzo.

Forward Collision Warning:

Come in altri casi visti in precedenza il sistema di prevenzione dalle collisioni è composto da un radar e una videocamera.

La videocamera inquadra il veicolo che ci precede e riconosce l’accensione degli stop, la forma del veicolo e rileva una prima idea di distanza.

Il radar conferma ciò che la videocamera rileva, quindi implementa i dati con una massa del veicolo d’avanti a noi e una velocità teorica.

La centralina di controllo elabora tutte le informazioni e invia un impulso ai freni e taglia la coppia motrice riducendo drasticamente la velocità, ciò permette di bloccare l’auto e ridurre il danno da impatto evitando incidenti gravi.

Attualmente il sistema ha un range di funzionamento variabile a seconda del veicolo alcune case automobilistica indicano il limite di fermata a 120 Km/h e di rallentamento a 180 km/h.

Autonomous Emergency Braking:

Come il precedente, il sistema si basa su un radar e una videocamera, in alcuni casi 2, registrando in maniera precisa i dati per riconoscere pedoni, ciclisti e animali di grandi dimensioni.

Il radar conferma tramite rilevazione della densità ossea o delle parti muscolari i dati immessi nella centralina dalla videocamera e nel caso ferma il veicolo in occasione di qualsiasi veicoli.

Attualmente il limite di questa tecnologia è sui 50 – 60 km/h.

Traffic Sign Recognition:

Il riconoscimento della segnaletica stradale funziona sempre tramite la videocamera posta sul parabrezza e può essere coadiuvata dalle informazioni contenuti nei sistemi di navigazione all’interno dell’auto.

Per esempio le vetture con il sistema più sofisticato prevedono la diminuzione della velocità in base alla lettura del cartello di limite di velocità in caso sia attivo lo smart cruise control, in ogni caso invece è presente la segnalazione visiva sul quadro strumenti.

Sicurezza alla guida e vetture autonome:

Le società di informatica e del settore automotive più rilevanti stanno investendo enormi quantitativi di denaro per lo sviluppo della piattaforma tecnologica con una sicurezza e un’efficienza di altissimo livello.

Iniziamo a leggere sui giornali di situazioni al limite della realtà se ci basiamo alle conoscenze sull’auto presenti anni or sono:

Si addormenta alla guida di una Tesla con il pilota automatico a 140 km/h, illeso. fonte Corriere della sera.

Guida autonoma, Waymo: robotaxi senza conducente a Phoenix. fonte Gazzetta dello sport

Roborace: al via il campionato a guida autonoma. fonte Alvolante.

Questi sono solo alcuni dei titoli presenti sui giornali che evidenziano la direzione che sta prendendo lo sviluppo tecnologico del settore auto e l’avanzamento nella sicurezza alla guida.

Sempre più modelli hanno introdotto la guida autonoma di 1° e 2° livello, ma quali sono le differenze:

Livello 0:

Le auto di livello zero, sono quelle sulle quali non sono presenti dispositivi elettronici per dare assistenza attiva al guidatore.

Il guidatore naturalmente deve mantenere il pieno controllo dell’auto per evitare situazioni di rischio.

La presenza di sistemi ormai comuni e obbligatori come ESP e ABS non è considerata assistenza alla guida, poiché questi sistemi elettronici intervengono per correggere situazioni critiche.

Livello 1:

Il livello 1 della guida autonoma, prevede sistemi che possono intervenire sul controllo longitudinale o laterale della vettura, variando velocità e direzione dell’auto.

Le centraline intervengono su freni, acceleratore e sterzo. Il conducente deve mantenere le mani sul volante e i piedi pronti sui pedali.

Sistemi tipici di un livello uno sono il Lane assist o il Cruise Control adattivo.

Come specificato in precedenza, i dispositivi fanno rallentare l’auto o mantengono la carreggiata richiamando il conducente tramite avvisi acustici.

Livello 2:

Quando il guidatore può lasciare al veicolo il controllo di acceleratore e sterzo in situazioni particolari abbiamo il 2° livello di guida autonoma.

i sistemi elettronici, sensori e telecamere devono essere sufficientemente tecnologiche da rilevare tutto il contesto che circonda l’auto, inoltre è necessario avere un fondo stradale in ottime condizioni e una segnaletica orizzontale estremamente visibile per far procedere il veicolo in autonomia entro velocità determinate dal costruttore.

Livello 3:

Il livello 3 è definito guida altamente automatizzata.

Il sistema è in grado di assolvere tutte le necessità di guida senza necessità di avere il controllo continuo dell’andamento longitudinale e laterale del veicolo, da parte del conducente.

Questo tipo di sistema prevede la capacità di riconoscere i propri limiti analizzando molti fattori dell’ambiente esterno, avvisando il conducente e disattivando l’automazione.

La difficoltà nella gestione del passaggio da guida autonoma, in condizioni critiche, alla ripresa di controllo da parte del conducente ha spinto Audi ad abbandonare momentaneamente il livello 3 sulle proprie auto.

Livello 4:

Nessuna assistenza da parte del conducente è richiesta e l’auto è in grado di viaggiare da sola. 

La guida autonoma di 4 livello è ad uso limitato solo in parcheggi automatizzati o in autostrada, questa tipologia prevede, la messa in sicurezza dell’auto in caso il conducente non riprenda il controllo al termine.

Livello 5:

La classificazione SAE prevede nel livello 5 il massimo dell’assistenza e chiaramente non prevede alcun intervento da parte del guidatore.

Il conducente diventa a tutti gli effetti un passeggero e su vettura dotate di ADAS di questo livello tecnologico, nell’abitacolo possono essere rimossi sia il volante che la pedaliera.

Waymo, la società che realizza le auto autonome di Google è stata la prima a ricevere la licenza per la guida senza conducente.

Resta con noi per altre informazioni sulla sicurezza alla guida e leggi tutti i nostri articoli di blog per rimanere sempre aggiornato.

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Nuova Hyundai i30 N

Nuova Hyundai i30 N

Nuova Hyundai i30 N

Hyundai i30 N fu lanciata nel 2017, ed è stata la prima vettura ad alte prestazioni di Hyundai.

La Nuova i30 N sfoggia un design più aggressivo ma soprattutto guadagna ulteriore potenza liberando fino a 280 CV e 392 Nm di coppia.

Offre il nuovo cambio automatico doppia frizione a 8 rapporti con l’obiettivo di garantire il massimo divertimento alla guida.

Capace di stupire in pista sia nella versione a 5 porte che in quella Fastback.

Design ipersportivo:

Nuova i30 N, è stata migliorata con un rinnovato design orientato alle performance.

Punto focale dei tecnici Hyundai è l’utilizzo di materiali più leggeri capaci di donare una maggiore agilità e una migliore tenuta di strada.
Ogni elemento estetico è stato sviluppato con lo scopo di offrire prestazioni più performanti.

  • La griglia frontale è ulteriormente ottimizzata per consentire un efficiente raffreddamento del motore.
  • Gli angoli esterni del paraurti anteriore, caratterizzati dalle tipiche alette aerodinamiche laterali, integrano delle feritoie per migliorare il flusso d’aria.
  • Nel posteriore spiccano due grandi terminali di scarico per un sound estremamente accattivante.

i nuovi cerchi in lega forgiati da 19 pollici a 5 razze, sono 14 kg più leggeri di quelli standard da 18 pollici.

Propulsore Nuova Hyundai i30 N

Il design interno ha invece l’obiettivo di connettere il guidatore alla macchina in tutti i punti di contatto.

La nuova i30 N può essere equipaggiata con i sedili N Light Seats.

Il set di sedili sportivi anteriori in pelle e alcantara con cuciture a contrasto dotati di una forma unica e più leggeri di 2,2 kg rispetto ai sedili standard.

Nuova Hyundai i30 N, Il propulsore:

Sotto il cofano della Nuova i30 N, batte un motore turbo benzina da 2.0 litri, abbinato alla trasmissione manuale a sei rapporti (6MT) o al nuovo automatico doppia frizione a 8 rapporti (N DCT).

In configurazione standard, la vettura genera un massimo di 250 CV e 353 Nm mentre con il Performance Package, disponibile sia con cambio 6MT che con l’N DCT, potenza e coppia massima toccano 280 CV e 392 Nm, incrementando rispettivamente di 5 CV e 39 Nm rispetto all’attuale modello.

Interni Nuova Hyundai i30 N

La curva di potenza del motore nella versione da 280 CV è piatta assicurando una grande reattività e una maggiore accelerazione: la coppia massima è costante dai 1.950 ai 4.600 giri motore, mentre la potenza massima è espressa a 5.200 giri, garantendo massimi livelli di performance in tutte le condizioni.

Entrambe le versioni raggiungono la velocità massima di 250 km/h.

Selettore modalità di guida:


Come nella generazione precedente, i guidatori possono scegliere tra cinque diverse modalità di guida Eco, Normal, Sport, N e N Custom.

Nuova Hyundai i30 N sarà disponibile in Europa a partire dai primi mesi del 2021.